sabato 22 marzo 2008

look at me!


rieccomi. 4 e dieci del mattino ora locale, nel pieno del mio turno di notte! premessa: passo dalle tastiere italiane a quelle ammaricane a quelle francesi (quando uno è internazionale è internazionale cazzu cazzu) e quindi chiedo scusa subito per minchiate clamorose che possono venire fuori (parlo di piccoli errori ortografici, per le minchiate di concetto mi assumo la piena responsabilità).
qui, svaccato sulla poltroncina nel main lab del langseth e con davanti un tot di monitor, computer, bicchieri di carta da 1 litro per il caffè, libri per la notte, blocchi per appunti ecc ecc, finalmente riesco a trovare un pò di tempo per scrivere due righe. adesso è tutto molto tranquillo. poca gente intorno, computer ceh placidamente girano come dovrebbero, trentasei airgun che una volta ogni minuto fanno un botto niente male (che peraltro mi godo in cuffia). insomma un momento di placida notte abordo. ma vi assicuro che non è stato così!!! in questi giorni (quanti????) sono successe un sacco di cose e non saprei davvero da dove cominciare......
nel frattempo ho trovato un sistema infallibile per restare svegli: basta uscire dal lab con l'intenzione di andarsi a prendere un caffè e pestarsi un dito in una porta tagliafuoco...minchia che male!
guardate la fotina....questo è il costa rica, porcaccia! sulla spiaggia ci sono le noci di cocco!!! incredibile.
nel posto che vedete ho bivaccato, insieme ad un altro pò di gentaglia, per ore e ore in attesa della barchina che ci ha poi prtato a bordo della nave. vi risparmio i dettagli che poi ve li racconto a voce. giusto un piccolo commento sul fatto che arrivare a bordo è stato stremante ma troppo divertente. al buio, in mezzo al mare, su una barca stracarica di tutto e portata da un ragazzino che ogni volta che acchiappva un'onda si divertiva come un pazzo. sono arrivato scolato ma intero. stremato ma felice. e poi la strana sesazione di arrivare qui e conoscere la gente, i posti, apere dove andare per ecuperare un paio di lenzuola o per farsi un panino. salutare qui e li. la gente che ti riconosce.
e allora, ridacchiando mentre mi aggiro qua e la per riprendere possesso degli spazi, non posso fare altro che pensare (cito testualmente l'amico john col qual è stato un piacere rincontrarsi e che continua a farmi fare grasse risate)
-look at me! what i am fucking doing here?!?

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