domenica 6 aprile 2008

pesce d'aprile



amiche elettrici, amici elettori....
scherzavo! e poi lo so. è maleducazione parlare di politica e religione seduti a tavola. io sono seduto a un tavolo, voi immagino lo siate pure. e poi parlare adesso di questi due argomenti, in italia sopratutto, è fortissimamaleducazione! ...continuo a leggere i giornali online e non faccio altro che scuotere la testa...
ma veniamo alle avventure del pellegrino.
qualche giorno...oops...qualche notte fa...ad essere precisi tra il 31 e il primo di aprile...
ero qui seduto nel main lab (prometto...prometto solennemente un post dedicato alla descrizione più o meno minuziosa degli spazi in cui mi muovo) con le cuffie in testa a minchieggiare. ore tre di notte. erano ormai un paio di giorni che si parlava di recuperare le quattro linee di airguns per fare un pò di manutenzione. cosa che mi aveva messo in allarme (anche se da un lato era proprio quello che volevo) perchè ero convinto che il cavo dell'idrofono (vi ricordate di quanta roba ci trasciniamo dietro?) si era incastrato da qualche parte sulla linea di airgun più vicina. ma si era deciso di non farne nulla.
dicevamo...ore tre...io papero papero sulla fantastica poltroncina (qui ci sono le poltroncine più personalizzabili che abbia mai visto: altezza della seduta, inclinazione dello schienale, altezza dei braccioli, angolazione dei braccioli...datemi un pò di tempo e trovo pure che c'è un sistema per tirare lo sciacquone....so forti 'sti ammericani). a un certo punto accanto a me succede qualcosa. movimento e agitazione più qualche imprecazione. e tutti a guardare il monitor dell'idrofonone sismico. io naturalmente non ci capisco una cippa, anche perchè non mi pare che ci siano stati grandi cambiamenti... ma invece è crisi. l'idrofonone viaggia troppo in profondità. bisogna ritirarlo. e per farlo bisogna prima ritirare tutta la robaccia che ci rasciniamo. eccola lì, penso io. ci siamo. e si comincia. frenetica attività dei gunners che cominciano: dentro la srting 4. là. dentro la string 3. là. ...io nel frattempo sul ponte più in alto a fumarmi sigarette e pensare a dove si può essere incastrato il cavo e a come risolvere la questione. e a pregare che mi sbagliavo. dentro la string 2. là. eccoci. dentro la strin... ecco. lo sapevo. iniziano a tirarla dentro e, guarda guarda, il cavo dell'idrofono viene insieme a lei...mierd. i gunners se ne accorgono. eccoci tutti nel lab a cercare di capire che minchia si può fare. passa il tempo. sono più o meno le quattro del mattino. justine e bern se la discutono su come fare. arriva anche...come cazpita si chiama non me lo ricordo mai! lo scozzese. che non è male davvero, anche se a prima vista no ti dà proprio l'impressione del compagnone...insomma arriva lui e tra una gita sul ponte e una nel lab avanza la proposta che mi sembra la migliore, forse l'unica. ritiriamo pianino pianino gli airgun e quando sono sotto la poppa vediamo che si può fare. ok. cominciamo. e pianino e pianino, compaiono 'sti cazzo di cannoncini sotto la poppa. e con loro il cavo dell'idrofono. che è successo quindi? è successo che durante una virata il cavo ha attraversato la linea e quando siamo tornati ad andare dritti è rimasto impigliato nelle catene che sorreggono i...cannoncini a metà della linea. e ora?? e io sempre li...a cercare soluzioni ...soprattutto per stressare il meno possibile l'attrezzatura. piccola parentesi. se si sfranga il cavo dell'idrofono sono ...cazzi da cacare (perdonate il tecnicismo ma è proprio così); innanzitutto non si spara finchè non c'è un idrofono in acqua. quindi bisogna recuperare quello sfasciato. possibilmente tirarlo via dal winch e sostituirlo con quello di riserva. ...perchè ce ne sta uno di riserva???? ci sta ci sta. e allora la mia ultima gita a pavia all'insegna di cosa è stata!? ma meglio se non succede; l'idrofono di riserva è tre ponti più su, avvoltolato splendidamente in un rocchettone di legno; quindi tirarlo via dal rocchettone, portarlo giù, possibilmente avvoltolarlo nel winch riconnettere tutto, farsi il segno della croce, danza propiziatoria, 100 flessioni, due scudisciate e vedere se tutto va: ore di lavoro. anni di vita.
eravamo a poppa a pensare soluzioni... intanto bern e gunners lavorano di buona lena: si muovono come chi sa quello che fa. allenta un pò il cavo dell'idrofono, tira un pò dentro gli airgun. allenta e tira, allenta e tira. mezza linea è sul ponte; o meglio sulla scivola che c'è alla fine della poppa e che serve per mettere a mare e recuperare il tutto. posto davvero brutto per lavorarci perchè rischi di cascare in acqua con una certa facilità (ci lavorano solo i gunners lì, sempre con la lifeline..la cordella di sicurezza). il cavo dell'idrofono è schiacciato sotto cannoni e galleggiante, paurosamente torto su una catena. in tutto questo io sono solo spettatore; non riesco nemmeno a fumarmi una sigaretta. e c'è questo nuovo gunner (parla solo spagnolo...e io che mi facevo problemi per il mio inglese) che zompa qui e li. justine è con lui. loro sanno. e come dei chirurghi usano le loro conoscenze amministrando sapientemente gli strumenti di cui dispongono per questi delicati interventi. questi gli strumenti di altissima precisione: un piccolo winch che serve per tirare su quello che bisogna tirare su (ogni cosetta su quel ponte pesa decine e decine di chili) compreso il cavo dell'idrofono (che naturalmente è in trazione perchè dietro la parte incastrata ci sono ancora un centinaio di metri di roba che ci continuiamo a trainare); un piede di porco; pedate e pedate che manco a un cagnaccio rabbioso che cerca di azzannarti la gamba. aiuto. l'agonia dura fino alle sei e mezza del mattino. a quell'ora il cavo è libero. io nel frattempo ho scollegato tutto. non so se funziona ancora. ma bisogna ritirare anche il pamidrofono: l'emergenza era per l'idrofonone sismico...ricordate? e ritiriamo. io e bern. tutto sommato questa è andata liscia. e alla fine dell'idrofono, la sorpresa, che in realtà sorpresa non è. eccola lì nella foto, accanto al winch con il pam idrofono. saranno almeno 100 metri di long line...di conzo và... e manco un pesce. nell'altra foto la leadership della squadra di salvataggio...che sarà bern e chi lo scozzese??
adesso l'idrofono è tornato in acqua e tutto è tornato a marciare come al solito.
giornata di oggi da delirio per il numero di tartarughe che abbiamo incontrato. e squali. e mante. e delfini. e pesci spada. e marlin. ....delirio davvero. oggi ho visto quello che uno in italia vede in dieci anni e si può pure arrizzettare.

ultima nota introspettiva su questo folle mondo che sono le navi.
è incredibile. è incredibile come si passi da uno stato d'animo all'altro. con una velocità impressionante. ma fin qui quasi nulla di nuovo, soprattutto per me che, col carattere de merd che mi ritrovo, dire che sono lunatico è essere gentili. è impressionante e bellissimo come questi stati d'animo, questi pensieri, non lascino quella scia bavosa che di solito lasciano nella vita a terra. almeno a me. non è che ti dimentichi il motivo per cui mezz'ora prima eri incazzato o felice. e non dimentichi neanche quella sensazione, quello che hai provato. semplicemente è passato. e ora c'è del nuovo.
sarà l'acqua che passa sotto la chiglia e che tutto lava. non so. ma è bello

abbracci e pensieri a voi lettori, commentatori, parassiti informatici (parassitate...parassitate...mi piace questa cosa...e poi è aggratis per tutti!), detrattori, ecc ecc...di questo piccolo spazio.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Che sballo Giuàn... fuozzambare!...
E io mi sono immaginato la notte buia, i riflettori accesi, la nave che va lenta nel nero della notte, lenta e leggera, con l'acqua che schiuma e gorgoglia a poppa, e i cavi tutti bagnati, sgocciolanti, che vengono tirati su, tra il rumore ovattato dei motori, là sotto, da qualche parte...

E la gente che urla, dà ordini, "tira!.." "Ancora un po'..." , "A little bit, a little bit more...", "Here we go, here we go..." bellooo, caz...

Grande fascino, grande romanticismo.
Il corsaro nero dove stava?
Sventolava la bandiera con i femori dietro al teschio?

E le bombe di profondità?
(Ah, già, li ascoltate, mica li affondate...)

g.

Anonimo ha detto...

Hei Gianfranco! Noi siamo i parassiti più incalliti! Mi piace questa cosa.
Minchieggiare! Fantastico! certo che alcune espressioni rendono l'idea solo in siciliano, altrimenti non si creerebbe la stessa atmosfera. Bon voyage!
Mara

P.S. Hei, ma non è poi così malaccio il pirata!!!

Anonimo ha detto...

Già!...

Non è affatto malaccio il pirata!... non è il mio ripo, confesso, ma ammetto che una mezz'oretta addosso, una pulzella in arnese gliela potrebbe pure dedicare... con tutto il rispetto si intende, per pirata e pulzella!

E poi, cara Mara, se non parassitizziamo noi, ma chi gli fa compagnia al pirata in seconda?

Hey, Long Giovàn Silver, mezza pinta di rhum, abbiamo sete!...
Un giro di chiglia per chi non fa il turno in ascolto passivo.

Soffiaaaa!... (ah, no, quello è Moby Dick, vabbè...)

g.

Anonimo ha detto...

Gianfrr, mi sa che Giovan Silver si "spiscia" dalle risate quando ti legge. Mi spiscio anch'io!!!
Giovanni è ironico e poetico qua e là e questa è la cosa bella. Sono sensazioni tangibili alcune, vero G?
Mara