mercoledì 9 aprile 2008

tra luna e stelle


la luna inizia a crescere.
in questi giorni, al tramonto, c'è l'orizzonte rosso, con il sole che a poco poco sparisce lì dietro. e a mano a mano che si sale con lo sguardo si passa, attraverso tutte le sfumature che si possono immaginare, a quel blu intenso che è il cielo un pò prima di diventare notte. e in mezzo a questo blu, la falcetta della luna che ti dice che in questo mondo perso c'è ancora sogno e magia.
e tutti (o quasi) qui a guardarla. perchè puoi essere pirata, scienziato, o ingegnere quanto vuoi, ma se hai deciso di stare a bordo di una nave è perchè in fondo credi che nella tua vita queste cose siano importanti. almeno un pò.

vi avevo fatto una promessa riguardo gli spazi in cui mi muovo. ed eccomi qua. cominciamo...
questo affare che naviga allegramente per le acque del pacifico tropicale è lungo una settantina di metri. e allora immaginatevela ormeggiata al porto, col fianco destro alla banchina (e quindi la prua è alla vostra destra e la poppa alla sinistra...no?). immaginate che il ponte su cui salirete, attraversando la passerella, sia alla stessa altezza del molo. bene. siete ancora sul molo, davanti la paserella. di fronte a voi c'è un ponte scoperto, il main deck e si vedono appese le linee degli airguns, che vanno verso poppa. la loro fine non la potete vedere perchè c'è una struttura bella alta che pare una cascia abbiata lì e che occupa tutta la zona di poppa. sulla destra c'è un'altra struttura, un'altra cascia. aprite la porta ed entrate (siete saliti a bordo!!). siete nel ponte...bò... qui ci sono un pò di alloggi essenzialmente per l'equipaggio e un paio di stanzoni che servono da laboratori, ma è una zona davvero poco frequentata, almeno da me. salite subito le scale e arrivate al ponte superiore: a deck. qui c'è parecchia vita! la mensa, la cucina, la maggior parte delle cabine degli scienziati, sala lettura e sala tv. il campo da tennis ce lo hanno levato giusto un mese fa. qui abita anche la ormai domata lavatrice. qui abito io. salite ancora: b deck. per lo più alloggi ufficiali e un paio di ufficietti. e porta di accesso al bridge. il bridge è quello che in italia si chiama plancia. da dove si porta la nave va. dove una volta c'era quella cosa a forma di ruota che si chiama timone e che adesso è stato sostituito da ignobili cloche (no so manco come si scrive e chi se ne frega) che sembra che ci devi infilare la monetina e vai con un'altra partita. dietro la porta di accesso (assolutamente interdetta ai non autorizzati!) c'è una scala. perché il bride sta un "piano" più su. entrate (vi autorizzo io) salite la scala, ed eccovi in plancia, stanzona enorme con tutto quello che ci deve stare (a parte la ruota del timone). davanti a voi la prua. dietro di voi il resto della nave. non paghi dell'esplorazione, volgete le spalle alla prua e vi avviate verso una delle due porte che danno all'esterno. eccovi fuori su un ponte scoperto: siamo sul bridge deck. è uno spazio non molto grande dove a destra e sinistra ci sono dei cassoni con dentro life jacket e survival suite. qui ci si deve riunire in caso di disastro imminente. ma...quella scala?? (state sempre guardando verso poppa...avete il bridge alle spalle). il vostro sguardo segue l'improbabile rampa metallica e raggiunge....la fantastica tower, regno dei mmos (marine mammals observers)! pensate che ci debba essere una gran vista da lassù. e infatti c'è. poi avete un attimo di smarrimento perchè, da persone aduse a guardar navi, date un'occhiata alla tower...date un'occhiata a quello che ci sta a prua più o meno alla stessa altezza. ancora un paio di avanti e indietro....ma quelli sono i comignoli dello scarico! e sicuramente vi direte che figurati se no ci hanno pensato che tutto il fumo arriva sulla tower...ci sarà sicuramente un sistema ammaricano mutuato dalla nasa per evitarlo. non ci hanno pensato. e infatti questo è motivo di grandi incazzature e vari report. immagino che qualcosa si farà a breve. vedremo. fate qualche passetto indietro e vi trovate con le spalle ad una delle due porte che danno sul bridge. davanti a voi una scaletta che scende. e scendete. siete di nuovo al livello del b deck. andate verso poppa e dopo qualche metro...oibò due rampette di scale davanti a voi, una che scende e una che sale. non sapete cosa fare. alla fine decidete di salire. siete sulla cascia di poppa (la struttura che nascondeva gli airguns) e vi trovate su un nuovo ponte la cui prima parte è del tutto scoperta. questo è il paravanes deck (in un altro post qualche info in più su attrezzature e ammennicoli vari...tra cui i paravanes). fate qualche passo con il cielo sulla testa e vi ritrovate daccapo davanti ad una scala che porta ad un ponte ancora più alto. guardate la scala e poi quello che resta a poppa: c'è ancora un pezzo di questo ponte. non è chiuso ma non è aperto....cioè...non avete il cielo sulla testa perchè sopra c'è l'altro ponte ma siete sempre all'esterno. in questo resto di paravanes deck ci sono winch su winch e una casetta sulla vostra destra (che è la sinistra della nave...state sempre andando da prua verso poppa) che è la palestra: questo ignoto luogo.... su per la scala! ed eccoci in cima al cascione di poppa: benvenuti sull'hely deck (uno dei miei posti preferiti...la foto è stata scattata da lì). si chiama così perchè prima ci atterrava l'elicottero (ma siamo sicuri??). adesso invece è essenzialmente dedicato allo stoccaggio di ....spare stuff, roba di riserva (o di rispetto, come sarebbe più giusto dire su una nave). bello vero? ma ancora non è finita. dove finiranno quelle linee di airguns?? giù per la scala. siete di nuovo sul paravanes deck. vi inoltrate verso poppa. arrivate alla fine della nave. ecco a sinistra una scaletta che scende al ponte inferiore (ve lo sentivate che ci doveva essere una scaletta). ed eccoci al ponte inferiore! questo è lo streamer deck. anche questo è aperto ma chiuso. ma siete ancora un ponte più in alto degli airguns, che però finalmente intravedete sotto i vostri piedi, perchè il pavimento è fatto da griglie di metallo. vi avviate verso prua e prendete la scala che vi trovate a sinistra. eccovi di nuovo all'altezza della banchina, all'altezza del main deck che qui si può pure chiamare gun deck. davanti a voi il culo delle linee degli airguns. a destra lo scivolo di poppa da dove si calano i cannoncini. siete attorniati da winch alti metri con avvoltolati dei tuboni gialli. ma liggiù scorgete un piccolo winchino. con un tubicino blu avvoltolato. è proprio lui. è il pam idrofono. soddisfatti vi buttate alla vostra sinistra e, scansando la selva di tubi vari, cime e guns, vi ritrovate di nuovo sul main deck. e guardate la passerella. chiedendovi se vi va di scendere no.
...e il main lab??? dove è finito? il main lab sta un "piano" sotto i vostri piedi, ma un pò più verso poppa. scusate se non vengo su a salutare, ma, sapete com'è, sto lavorando...
spero che il giro non vi abbia confuso troppo. io ci sono stato circa due settimane per capire bene come muovermi; ma la prima volta che sali su una nave è sempre così (per maggiori e migliori dettagli clicca qui). forse sono un pò in ritardo nel raccontarvi questo, visto che tra meno di una settimana questa crociera sarà finita. ma meglio tardi che mai! e poi torna utile per la prossima. magari è un pò prestino per pensare già alla prossima. anche se...

oggi, verso le undici di sera, ero sull'hely deck a bermi il mio caffè e fumarmi le mie sigarette, prima di andare a mandare a letto brendan e mettermi ai computer per il mio turno di notte. di solito da lì, dall'hely deck, si vedono bene le stelle. ho visto una stella cadente. ed è successa una cosa. ho espresso due desideri insieme, o meglio, non so. perchè ho pensato a una cosa e all'altra insieme. un desiderio era per me, personalissimo diciamo. e l'altro è venuto fuori così. è stata un'esplosione.

un desiderio per la sicilia.
questa mia sicilia. mia terra. mia carne.
offesa, vilipesa. stuprata, ma mai fino alla morte per poterla stuprare ancora.
questa mia sicilia offesa, vilipesa e stuprata da uomini senza onore e dignità.
dignità. onore.
un desiderio perchè questa mia sicilia possa godere ancora di uomini che sanno cosa siano.
un desiderio perchè l'amore per questa terra non debba più essere schiacciato dall'esigenza di abbandono. perchè l'amore per questa terra non debba essere annegato dalle gocce di lacrime e sangue che la bagnano.
un desiderio perchè questa mia sicilia, mia terra, mia carne, possa essere davvero l'isola dove le stelle, lasciando il cielo, decidono di fermarsi.
perchè in questa mia sicilia possa davvero essere tutto sogno e magia.
come è stato deciso da chi l'ha sbattuta lì, in mezzo al mare più bello del mondo.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Wheaaooowww... that's really huge man... great indeed!..

Now I can understand why you did come back quite tanned last time... with all that smoke spreading on poor Mmos' heads... ah ah!..

I just wonder why PAM activity is not mentioned into Colubmia website pages... are you sure your presence in the boat is well accepted? Aren't you felt as parasites?

You, wogs... spags... bloody italians...

g.

Anonimo ha detto...

Ma la sala macchine dov'è?
E i cessi?

E fagli uno scherzetto agli ammaricani, tanto i soldi loro ce li hanno, mettici un po' di zucchero nel serbatoio... dai iè ddai!..

Butta un assorbente nel gabinetto, forza iè fforza... ci divertiamo quando leggiamo i commenti sulla rete...

Oppure sega un pochetto una gamba della tower di avvistamento, solo un pochin pochetto... dai iè ddai!.. tanto con l'annacamento prima o poi vien giù...

Insomma falla quaccheccosa che sti ammaricani ti ricordino bene!... Non fare che passi inosservato e manco saluti. Almeno gli lasci quaccheccosa da fare prima del tuo ritorno, no?

Mara, Maraa!! Un'idea, dai iè ddai, un'ideuccia per rendere la permanenza (ed il ritorno di Giovàn long silver) indimenticabile...

g.

Anonimo ha detto...

a questo punto cambiagli la rotta della mappa e fatti riportare direttamente al porto di catania...

claudio